Il tedesco dell’Atalanta deve ancora debuttare con la Germania: “Resta il mio sogno, ma non so se potrei dire subito no a Koeman”
Robin Gosens e il debutto con la nazionale tedesca: una lunga storia di cui non è stata ancora letta la parola fine. La certezza è una: se Germania-Italia del 31 marzo non fosse stata rinviata per l’emergenza coronavirus, l’esterno tedesco dell’Atalanta avrebbe visto realizzarsi il suo sogno. La convocazione era certa, e lo ha confermato lo stesso c.t. Loew, e la prima apparizione di Gosens con la maglia della Mannschaft praticamente certa.
IL SOGNO E LA REALTÀ— Poi c’è una probabilità: alla prima occasione, Loew ci riproverà e Gosens sarà l’uomo più felice del mondo, come ha confermato in un’intervista alla Bild: “La DFB in questo momento ha certamente altri problemi da risolvere, ma appena si riprenderà a giocare spero di essere vicino a questo traguardo come lo ero prima dello stop: vorrei davvero che questo sogno diventasse presto realtà”. E poi c’è un’eventualità: una chiamata della nazionale olandese. E qui Gosens apre ad un’ipotesi che sarebbe clamorosa, ancora prima che affascinante: “Sono cresciuto a 500 metri dal confine olandese, ho la doppia cittadinanza e anche con l’Olanda ho un legame emotivo. Sono due cuori che battono nel mio petto. La mia decisione non sarebbe così scontata: se il c.t. olandese Ronald Koeman mi chiamasse per primo, non potrei dirgli subito no”.